il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

20 giugno 2014

Il pensiero lineare

PENSIERO_2
In questo mondo piatto piatto viviamo spesso secondo le due dimensioni principali: “base” e “altezza”, ovvero istinti e razionalità. Ci manca la terza dimensione di “profondità”: l’empatia.

Alle volte scambiamo l’empatia con i sentimenti e le emozioni, ma questi in realtà sono solo dei sottoprodotti delle 2 dimensioni: i sentimenti sono la parte più bassa ed istintiva della razionalità; le emozioni la parte più elevata e raffinata dell’istinto. La terza dimensione, invece, deve essere per forza “terza” e diversa per definizione, non semplice miscuglio delle due. L’empatia nasce dal cuore, ma non è né romantica né passionale, non è solo istintuale, e nemmeno sempre così ragionevole. Essa comprende, integra e supera le altre due forze, dona profondità e rende reale, solido e individuato l’uomo e il suo pensiero.

Eppure l’uomo tende a vivere e a rappresentare la realtà in 2 sole dimensioni, che sia un’iscrizione su una stele di pietra, su di un foglio, l’immagine di un quadro, di uno schermo computer o di una tv. Gli effetti audiovisivi aggiunti, le finte prospettive e i concetti figurati donano l’illusione del “tuttotondo”. 
Anche nel pensiero fatichiamo ad uscire dalle due dimensioni, ed i concetti risultano spesso piatti e lineari, incapaci di uscire dai binari razionali delle sequenze logiche e causali o incapaci di elevarsi e bypassare i preconcetti istintivi, le illusioni e i timori irrazionali radicati da abitudini e frasi fatte. Così nei dialoghi o nelle discussioni inseriamo spesso il pilota automatico dell’ego inferiore ed emettiamo una serie di suoni piatti, che non cercano dialogo, non mettono in comunicazione, non considerano il valore intrinseco del proprio interlocutore, ma semplicemente sbraitano, blandiscono, sentenziano e giudicano senza reale cognizione di causa.

Ma capita, a volte di cogliere rari momenti di profondità nel pensiero e nelle azioni della vita di tutti i giorni. In questi pochi istanti intuiamo,  comprendiamo e amiamo: prendiamo consapevolezza dell’immensità e della ricchezza della vita. Acquisiamo quindi una quarta dimensione.
triangle_5dQuando avremo stabilizzato le tre dimensioni tramite la quarta dimensione, la consapevolezza , potremo sviluppare una nuova coscienza e trasportarci nelle ottave superiori:
  • istinto e sensualità —> sensazione/percezione
  • razionalità e pensiero logico-causale  —> ragionevolezza/ragion pura
  • empatia —> sentire attrattivo d’amore
  • consapevolezza —> coscienza
Attendo l’era dell’intuizione lucida e profonda (quinta dimensione) che ci trascinerà fuori dalla palude delle passioni e della razionalità cieca dell’ego inferiore. La razionalità ci mangia d’orgoglio e puntiglio, ci impedisce di imparare e di crescere, tronfi del nostro volere aver "ragione". Rain of flower
il m.e.r.lo.